Ardea del 1951, modificata con un doppio serbatoio
Il Totò e il Peppino delle Langhe?
No! L'accostamento è solo per la loro burlesca attitudine alle truffe.
Era all'inizio degli anni 50, usciti dalla guerra non so come, senza nessuna voglia di lavorare, sbarcavano il lunario con espedienti truffaldini.
Avveniva nel territorio di Langa.
Baci e Fulmine, i loro soprannomi che indicavano le loro caratteristiche, (baci, perché aveva il labbro leporino), e (fulmine per via della sua velocità ad estrarre il coltello, ma anche perché uscì quasi indenne dalla scarica di un vero fulmine).
Non sono riuscito a risalire ai loro veri nomi, forse erano sbandati di guerra.
Molto probabilmente si saranno incrociati col mitico partigiano Johnny.
I vecchi nelle Langhe del dopoguerra, nelle serate invernali quando il sonno non arrivava e la lampadina era meno luminosa di una candela, davanti al caminetto coi tizzoni ardenti e un bicchiere piccolo di vino riempito sovente, raccontavano le loro imprese con un finto disprezzo, mentre si capiva che li ammiravano, ma da starne alla larga.
Baci e Fulmine, semi barboni, emarginati e ricercati, molte volte la facevano in barba ai carabinieri che li inseguivano.
Conosciuti come i truffatori burloni di Alba che agivano nel territorio locale.
Alcune loro truffe che sfruttavano l’avidità degli sprovveduti erano geniali e passarono ai racconti popolari, dei langhetti.
La truffa più sfruttata fu:
La pasticca che trasformava l’acqua in benzina.
Funzionava così: girando nella langa e adocchiato una casa che prometteva padroni ricchi, toglievano corrente all'accensione in modo che la macchina non andasse più in moto, poi con calma e sicurezza, con la tanica vuota, entravano nel cortile chiedendo per cortesia se gliela riempissero d'acqua.
Poi con un modo di fare noncurante, ma con la coda dell'occhio che vedeva tutto, tiravano fuori una grossa pastiglia e la facevano vistosamente sciogliere nell'acqua, spiegando che erano nuove pastiglie americane che trasformavano l'acqua in benzina e che costavano poco, poi la versavano nel secondo serbatoio, davano corrente, e la macchina si metteva in moto.
Se il contadino stupefatto, ma avido gli avesse chiesto quanto costassero, era fatta.
La truffa era riuscita (erano i tempi del dopoguerra, la parola America era sinonimo di salvezza e di scoperte straordinarie).
Anello con diamante, ma rubato.
A uno dei tanti mercati della zona, dopo aver individuato l'allocco, uno dei due si fingeva il nobile ricco che cercava disperatamente per terra l'anello col diamante costosissimo che aveva perso, dopo aver convinto l'allocco che aveva veramente perso un prezioso anello, andava a chiedere aiuto ai carabinieri (era una mossa finta) nel frattempo subentrava il secondo, con l'anello nel pugno, e disposto a venderglielo per pochi soldi, perché doveva disfarsene subito, perché segnalato e sotto sorveglianza e non poteva aspettare l’arrivo dei carabinieri.
L'avido allocco sovente ci cascava, e lo comprava a un terzo del prezzo, per trovarsi poi, se andava a farlo stimare in una gioielleria, con anello di rame e diamante di vetro.
A volte i due si superavano, quando il nobile ricco tornava travestito da carabiniere che con autorità dichiarava di aver visto lo scambio dell'anello rubato e minacciava l’avido di portarlo in carcere, fingeva di abbonirsi proponendogli in alternativa la multa, e naturalmente sequestrava o meglio recuperava il falso anello.
La comica stava nel fatto che l’avido paesano, tornava a casa contento per aver evitato la prigione, pagando in alternativa solamente la multa, pur essendo senza anello e senza i soldi dell’acquisto, cosa che assolutamente non diceva alla moglie.
I vecchi che raccontavano la storia, alla sera davanti al camino, condannavano la truffa, mentre i loro occhi luccicanti che fissavano il fuoco, tradivano il loro dire e approvavano l’ingegno dei due, pensando senza dirlo: ‘meno male che non è toccato a me).
Il mazzo di carte preparate in anticipo ad arte dal baro, dove il mazziere gestiva la truffa.
Dopo un vero inizio del gioco d’azzardo, subentrava il truffatore che faceva finta di essere impacciato, dando l’idea di essere lui il pollo, convincendo il terzo, l’allocco da spennare, che era facile vincere, e veniva lasciato vincere un po’, poi cominciava la truffa, uno dei due distraeva per due secondi il malcapitato, con un forte suono, un bicchiere che cadeva, un secco battito di mani, e l'altro sostituiva il mazzo in uso, con quello preparato in anticipo.
Di norma per il pollo era sufficiente l'esaurimento del mazzo per essere spennato, ma se non fosse bastato, dopo alcune giocate genuine, i due avrebbero rifatto il trucco.
L'ingenuo pollo tornava a casa ripulito e pensieroso e ammutolito, per la vergogna di essere stato gabbato.
L’auto su cui viaggiavano Baci e Fulmine, era senza riscaldamento, d’inverno utilizzavano una piccola stufa a legna, avevano praticato un foro tondo nella capotta della loro macchina Ardea del 51, inserendo poi il tubo della stufa sporgente sopra la capotta di trenta cm. serviva da riscaldamento nelle notti fredde poiché utilizzavano la macchina come il loro hotel.
Una notte la stufa accesa surriscaldò e la macchina prese fuoco, per poco non fecero la stessa fine.
La loro fine fu poco eroica, furono presi da un appuntato dei carabinieri sveglio che si travestì da prete, e fingendo di abboccare alla loro truffa, (nella truffa dovevano vendere un finto quadro d'autore rubato, come autentico), convinti di aver preso il topo, caddero loro stessi in un appuntamento trappola.
Nella sparatoria, Fulmine fu ucciso e Baci arrestato fu portato in un lontano carcere.
Proprio come dice il proverbio:
"Il malvagio sarà preso in trappola dai suoi stessi errori," Proverbi 5:22
La beffa era più pesante perché i polli spennati, non solo ci rimettevano i soldi, ma anche la faccia, essendo indicati come creduloni allocchi.
La loro fama fini con la fine dei racconti su di loro, dopo pochi anni diventò solo leggenda.
Possiamo trarre vantaggio da questa storia imparando da ciò che dichiarò l’apostolo Paolo che conosceva storie simili del suo tempo:
“Non saremo più bambini, sballottati dalle onde, per mezzo dell’inganno degli uomini, per mezzo di stratagemmi escogitati con astuzia" Efesini 4:14
I bambini sono ingenui ci cascano e dimenticano.
Ma quelli truffati ebbero almeno un vantaggio: quello di crescere in fretta e non fidarsi più della loro ingenuità.
Baci e Fulmine, due come Bonnie e Clyde.
Chi vivrà vedrà
Amen = Così sia
Vedi I miei libri 📚 su Amazon: clicca prima su eBook Kindle e poi trascrivi 'Abrigo Enzo'